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È sempre una questione di fiducia.

Aggiornamento: 28 nov 2020


Daniele e Graziano in azione sul loro tandem.

Cos'è la fiducia? Forse sarebbe difficile trovare una risposta adatta, definire univocamente questa parola. Mi ricordo di un esercizio che facevamo alle elementari, o forse alle medie, i ricordi iniziano a diventare fumosi, fatto sta che questo esercizio consisteva nel mettersi su un tappetino e lasciarsi cadere all'indietro, con la speranza che il tuo compagno di classe non ti facesse cadere. La sensazione di vuoto nel lasciarsi andare ma sapere che qualcuno nonostante tutto sarrebbe stato lì pronto a raccoglierti, e quel vuoto che senti mentre cadi, viene colmato dalla fiducia che viene ricambiata. Il muro è crollato, le nostre paure sono state raccolte, possiamo tornare a sorridere. Non siamo caduti, non ci siamo fatti male, ed ogni volta che decidiamo di fidarci di qualcuno, di una scelta o di una decisione, ma anche di noi stessi, succede lo stesso procedimento. Siamo presi dalla paura, dallo sconforto, dalla sensazione che forse abbiamo "fatto male" a fidarci. E cos'è la fiducia, allora, per una persona cieca?

Oggi voglio non voglio parlare, di watt, di abbigliamento e di salite. Oggi voglio mostrarvi qualcosa di diverso, perchè nel mondo della bici non ci sono solo agonismo e sudore. Il ciclismo è fatto di storie belle che non tutti conoscono, ed è giusto raccontare anche di questo. Daniele è un ragazzo di Tradate con cui ho avuto l'occasione di parlare, e mi ha raccontato della sua esperienza come guida/pilota per ragazzi ciechi in bicicletta, più precisamente in tandem, rimanendo colpito dal suo percorso e dai suoi obiettivi. Quando ho saputo quello che faceva ho cercato di immedesimarmi in quella che poteva essere una situazione così particolare, sia per la persona che deve guidare, sia per il ragazzo cieco che si affida completamente all'altro per essere guidato : ecco che qui, allora, la fiducia assume il suo significato pieno e concreto. Nel buio c'è quella persona che ti prende per mano dicendoti : ok, ora ci sono io, questa siepe la sorpassiamo, e ti racconto della luce.

L'esperienza di Daniele sul tandem è molto lunga, e nasce nel 2005 grazie ad un amico in comune, che gli chiede di fare da guida per il campionato italiano di categoria a Varese di quell'anno. Con il suo primo compagno vince molto, partecipando anche ai mondiali e raccogliendo un grande numero di successi di spessore, riuscendo anche a vestire la Maglia Azzurra nella categoria tandem, ottenendo il record italiano per l'inseguimento su pista fermando il cronometro a 4' e 30" e vari titoli nazionali anche in Mountain bike. Dopo anni in cui è riuscito con diversi atleti ciechi a collezionare un grande numero di successi, decide di smettere, anche per il fatto di non aver mai smesso di lavorare, nonostante questo sport richieda tantissimo impegno e dedizione e un'attenzione ancora maggiore soprattutto per il ruolo che si va a ricoprire.

Per far tornare la voglia e la determinazione a Daniele di rimettersi alla guida di un tandem, deve esserci quindi una motivazione molto forte. In tutto questo, ovviamente, Daniele non ha mai abbandonato il ciclismo, partecipando anche a gare di professionisti in Messico per poi dedicarsi con regolarità ed ottimi risultati alle gare in pista, in fissa e a circuito a livello amatoriale. Ecco che allora l'incontro con Graziano Gallesi, 48 anni di Parma, cieco da quando aveva 18 anni, diventa l'occasione per rimettersi in gioco come guida. Graziano è e deve essere un esempio per molti, dato che nella sua famiglia non è il solo ad essere cieco, infatti tutti i suoi tre fratelli hanno la stessa patologia, con la difficoltà ulteriore di una mamma in stato vegetativo. Spesso ci dimentichiamo della fortuna di poterci mettere in sella senza problemi, pensando solo ad allenarci. Per Graziano la bicicletta è un momento di evasione, di vita, di rivincita personale, e una storia come la sua, in un periodo di dubbi e sofferenza come questo anno, deve farci trovare la voglia di lottare e resistere.

La proposta iniziale è quella di partecipare alla Varese Van Vlaanderen in coppia, una randonnee ormai molto conosciuta nella Provincia di Varese che si svolge su un percorso ricco di muri che ricordano quelli del celeberrimo Giro delle Fiandre. Questo evento diventa un momento di gioia e riconoscimento, in quanto la loro partecipazione suscita molto interesse tra gli addetti al settore. Come sempre, da cosa nasce cosa, e quella che doveva essere una partecipazione senza un probabile futuro, si trasforma in un progetto ambizioso : partecipare ad alcune delle più importanti Granfondo italiane e soprattutto mettersi in gioco su tutte e 5 le edizioni per gli amatori delle Classiche Monumento : Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, Liegi e Lombardia. Un progetto affascinante e occasione per far conoscere a più persone possibili quello che è il ruolo della guida per ragazzi ciechi in bicicletta. Purtroppo, come tutti sappiamo, questo 2020 ha posto una pietra su tutte le principali competizioni amatoriali, e questo progetto è stato rimandato al 2021, nella speranza ovviamente che la situazione legata alla pandemia migliori e si possa effettivamente realizzare questa bellissima iniziativa.

Forte della sua grande esperienza come guida, Daniele è già in contatto con diversi sponsor per quanto riguarda la fornitura di materiale tecnico ( Ari Bike, Rh, Vince Team, Dai Dai Dai), ma ovviamente è alla ricerca di altri fondi per poter sostenere quella che è a tutti gli effetti una stagione agonistica ricca di appuntamenti (soprattutto per quanto riguarda le trasferte, che comprendono i viaggi e i pernottamenti). Al progetto classiche e Granfondo ( come la Laigueglia, la Via del Sale, la Maratona delle Dolomiti e la GF del Po') si aggiunge un altro ambizioso progetto : un Everesting in tandem. Come tutti sanno, quest'anno così particolare ha spinto molti ciclisti, amatoriali e professionisti, a tentare questa sfida. Per chi non lo sapesse si tratta di una sfida ufficiale che consiste nello scegliere una singola salita e realizzare su di essa un dislivello totale che ricopra l'altezza dell'Everest, ovvero 8848 metri. L'idea iniziale era quella di effettuare 6 ascese dello Stelvio, con un tandem pensato ad hoc dotato di freni a disco da 180 mm e ruote 36 fori per gestirle al meglio le discese, ma il periodo in cui i due vogliono tentare l'impresa, ovvero il 19 Giugno 2021, risulta essere una data complicata per l'organizzazione dell'evento soprattutto per delle difficoltà logistiche legate al traffico veicolare sullo Stelvio in quel periodo di Giugno. Il progetto quindi vira con la volontà di svolgere il tutto sulla salita varesina del Campo dei Fiori, con partenza dal bivio con Brinzio e arrivo sul Belvedere : 14 salite no stop.

Il desiderio di Daniele sarebbe quello di porre una maggiore attenzione sullo sport e la disabilità, pensando ad uno spazio sicuro per sviluppare questa disciplina in tutta sicurezza, spazio che potrebbe essere quello del Vigorelli di Milano, ristrutturato di recente e con tutte le caratteristiche per permettere agli atleti e le loro guide di allenarsi in un ambiente protetto e privo di ostacoli. Purtroppo la Federazione sembra non voler investire in questi progetti che sono davvero importanti, e si spera che con un cambio ai vertici anche questo aspetto del ciclismo venga considerato e diventi parte integrante del movimento ciclistico, cosa che avviene già in altre realtà nazionali come Spagna, Francia e Inghilterra, che hanno la fortuna di avere velodromi coperti utilizzabili per questa specialità.


La storia di Graziano mi ha molto colpito, un esempio di vita e forza di volontà. Sarebbe bello che chiunque fosse interessato a questa iniziativa, sponsor e aziende, contattassero Daniele per poter finanziare almeno quello che riguarda la logistica dei viaggi e degli spostamenti, con la speranza che chiunque leggesse questo articolo e sia interessato a conoscere di più o rendersi disponibile ad aiutare con le spese, contattasse i diretti interessati. Seven Cycling rimane a disposizione per eventuali proposte e per facilitare le comunicazioni tra gli interessati.




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