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Power Meter, perchè e chi dovrebbe utilizzarlo.

Da quando nel 1986 l'ingegnere Ulrich Schoberer progettò e brevettò il Training System SRM, il mondo dei misuratori di potenza si è evoluto in maniera sempre più efficace, entrando a far parte prima del ciclismo professionistico per poi passare di riflesso, una volta resi accessibili, anche al mondo degli amatori. Spesso nei discorsi a bordo strada si sentono pareri discordanti, soprattutto per il perpetuo confronto con i professionisti. Ha senso per un amatore medio utilizzare il Power Meter?


Power meter Power2Max. Foto : Colnago.it

Partiamo innanzitutto da una premessa. Oggi il mercato offre davvero un'ampia gamma di prodotti, dai più economici ai più cari. Il sopra citato SRM è senza dubbio il sistema più costoso che però garantisce la maggiore precisione. Il sito ufficiale di SRM, ad esempio, parla di una precisione con uno scarto dell'1%, al pari del modello Top di gamma di Power2max. Assieme a questi due nomi blasonati ed utilizzati dalle squadre World Tour abbiamo anche la possibilità di prodotti affidabili e per certi versi più accessibili, come Quarq e Stages, ma il confronto tra i vari Power Meter lo faremo in un altro articolo in modo più dettagliato. Prima ancora di decidere su quale tipo di misuratore (guarnitura, pedivella, pedale) o marca orientarci, infatti, la domanda da porsi è : perchè dovrei investire nell'acquisto di un misuratore di potenza?

La prima riflessione da fare è sicuramente su che tipo di attività andremo a svolgere sulla nostra bici. Se l'obiettivo è principalmente quello di tenersi in forma, usando la bicicletta solo sporadicamente senza nessun tipo di obiettivo agonistico, va da sè che non avrebbe senso per questo tipo di ciclista (che tendenzialmente rientra sotto la categoria di cicloturista) avere uno strumento così preciso e costoso sul proprio mezzo. Mi sento quindi di sconsigliare l'acquisto del Power Meter a tutte quelle persone che non hanno intenzione in futuro di dedicarsi a questo sport in maniera più seria, a meno che nell'acquisto di una nuova bici sia compreso un misuratore già montato di serie, come capita ormai sulla maggior parte dei modelli di media gamma dei più grandi produttori (parliamo quindi di bici dai 3000 euro in su).

Se invece abbiamo ambizioni più alte a livello sportivo, e il nostro obiettivo è il miglioramento della performance, con o senza la partecipazione a gare amatoriali, circuiti o Granfondo che siano, allora dovremo seriamente prendere in considerazione di fare un upgrade sulla nostra due ruote nel caso non lo avessimo, o di mettere in conto di integrarlo sulla nostra nuova bici da acquistare.

Sicuramente chi è legato ancora ai vecchi metodi di allenamento o chi non comprende perchè dovrebbe rinunciare all'immancabile fascia cardio e basarsi appunto sulle "zone" cardiache, facendo fronte ad una spesa che varia in media dai 300 ai 600 euro, se non di più se ricerchiamo il top di gamma, fatica a cogliere l'importanza di questo strumento. Partiamo col dire che il Power Meter ci permette di allenarci su un dato reale, oggettivo, ovvero la potenza da noi espressa nella fase di spinta sui pedali. Questo valore ha il vantaggio, rispetto alla nostra frequenza cardiaca, di non essere influenzato da fattori esterni come la temperatura o il nostro livello di stanchezza. Ad esempio, può capitare durante un uscita di affrontare un tratto di salita che abbiamo fatto svariate volte e renderci conto che il nostro miglior tempo lo abbiamo fatto a 150 BPM (battiti per minuto) , per poi realizzare che in una successiva uscita per fare lo stesso tratto abbiamo spinto il nostro cuore a 170 BPM. Le cause potrebbero essere molte, ad esempio potremmo avere accumulato stanchezza negli allenamenti dei giorni precedenti, oppure nel caso stessimo pedalando al freddo, il nostro cuore inevitabilmente batterebbe ad un ritmo maggiore per tenere al caldo il nostro corpo (per semplificare). Ne risulterebbe, dunque, una discrepanza nelle nostre "zone" cardiache predefinite. Questo problema viene annullato dal power meter, il quale ci restituisce in tempo reale un dato effettivo, istantaneo, della nostra potenza, non influenzato da altri fattori. Potremo andare quindi a sostituire le nostre zone di allenamento "cardio" con le zone di potenza, e a quel punto l'integrazione dei BPM incrociati con i dati dei nostri watt, ci darebbe una misura dello sforzo a cui ci stiamo sottoponendo molto più realistica.

È inevitabile, però, che l'uso del misuratore di potenza ha un suo senso se sappiamo esattamente quale sia la nostra soglia di potenza, definita FTP (Functional Threshold Power), ovvero la potenza che siamo in grado di sostenere per un'ora prima che il nostro organismo non sia più in grado di smaltire l'acido lattico, il tipico meccanismo anaerobico del nostro corpo. Questo valore lo si può calcolare essenzialmente in due modi : o in laboratorio, facendo un test su un cicloergometro e contestualmente misurando il consumo massimo di ossigeno (VO2Max) rilevando poi il lattato presente nel sangue con un prelievo, oppure attraverso il test di Allen e Cogan (il test dei 20 minuti). Parleremo più nel dettaglio del test dei 20 minuti, che è il metodo "fai da te" con cui qualsiasi amatore in possesso di un Power Meter sulla propria bici può trovare la propria FTP. Il passo successivo, una volta ricavato questo valore, è impostare la nostra preparazione in base a questo numero, ed è qui che entra in gioco un preparatore, che conoscendo i nostri valori reali può adattare i nostri allenamenti con schede specifiche settimanali calibrate sul nostro corpo (le quali , appunto, possono essere personalizzate oppure essere una base, un metodo per chi si approccia a questo sport metodicamente ma non ha mai praticato nelle categorie giovanili). Nel caso si optasse per non avere un preparatore, sapere la nostra FTP ha comunque una sua logica nel momento in cui nelle nostre uscite, lunghe o corte che siano, volessimo "gestirci", ovvero controllare il nostro sforzo per tutta la durata dell'uscita, senza fare i cosiddetti "fuorigiri" ( sforzi oltre la nostra soglia), che farebbero esaurire le nostre forze molto velocemente.

Quanti di voi usano il Power Meter? Lo consigliereste ai vostri amici?

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